Il Delfino Filippo

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Il delfino Filippo (Una triste storia)

Il primo contatto, di Filippo con l’uomo, avvenne  probabilmente nel settembre 1997 con alcuni sub intenti alla raccolta di frutti di mare dal fondale marino.

Gradualmente prese a frequentare la rada del porto di Manfredonia in cui si stabilì nel 1998.

Filippo, così nominato per somiglianza a Flipper dell’omonima serie televisiva, era un Tursiope maschio (Tursiops truncatus, Montagu 1821) di circa 20 anni ,di 2,5 metri e di 250 kg di peso.

Per lo studio del cetaceo furono coinvolti studiosi italiani autorevoli come il dottor Giovanni Bearzi dell’istituto TETHYS e il dottor Giuseppe Notarbartolo, biologo marino e Presidente dell’I.C.R.A.M.

Alcuni delfinari avanzarono richieste al Comandante della Capitaneria di Porto di Manfredonia per catturare il delfino “Filippo” e trasferirlo in un acquario.

I due ricercatori si dichiararono contrari.

Il delfino Filippo interagiva soprattutto con i bambini.

Questi  chiamandolo a gran voce provocavano la sua risposta facendolo avvicinare con numerose evoluzioni (vedere filmato)

Nel 2000,  il delfino Filippo, avrebbe anche salvato da sicuro annegamento un ragazzo di 14 anni.

Il cetaceo fu  trovato morto, alle 10.30 del 6 agosto 2004, a circa un miglio dal Molo di Levante del porto vecchio di Manfredonia.

Presentava  due squarci sui lati del ventre  con lesioni polmonari e conseguente arresto cardiaco.

Nel dorso, l’ autopsia rinvenne pallini da caccia presenti già dal 2000.

E’ secolare l’antagonismo tra pescatori e delfini accusati di danneggiare le reti da posta.

Per questo probabile motivo il delfino Filippo è stato  ucciso dopo alcuni tentavi perpretati negli anni.

Si è così conclusa, nella maniera più tragica,  una vicenda eccezionale riguardante il rapporto tra l’uomo e uno dei rappresentanti più intelligenti ed interessanti della fauna selvatica marina.