Se ti distendi all’ ombra, su un tappeto di verdissimo falasco, in un tonificante abbraccio e un ritorno alla terra da cui sei emerso alla vita; se porgi cosi l’orecchio ad auscultare il sottosuolo, sentirai che questo è cavo al piede del passante e rimbombante al trotto dei cavalli. Terra cavernosa, spolpata, erosa da un insaziabile sete, che l’acqua accoglie e non conserva.
Da” Gargano segreto” di Pasquale Soccio
Grotta di Pian della Macina- San Nicandro- 27-10-13
*