Il mio ultimo documentario sul Picchio rosso mezzano.
Tronco morto con nidi di Picchio rosso mezzano – Foresta Umbra 2008
Fiore all’occhiello del nostro Gargano è il Picchio rosso mezzano – Dendrocopos medius- molto simile al più comune Picchio rosso maggiore ma dalle dimensioni leggermente più piccole (19-22 cm).
Oltre che sul nostro promontorio è presente, in Italia, solamente nell’ Appennino centrale e Meridionale (Basilicata e Calabria).
Legato soprattutto alle foreste caducifoglie di querce ma anche alle faggete vetuste è l’indicatore per eccellenza dello stato di buona salute dell’ambiente che lo ospita.
A differenza del Picchio rosso maggiore, che sfrutta i tronchi marci dai quali estrae larve e insetti xilofagi, il mezzano, dal becco meno potente, si nutre essenzialmente sulla corteccia scabra delle querce più vecchie tra le cui pieghe trova insetti e larve.
Per la costruzione del nido vengono utilizzati tronchi di alberi morti dal diametro minimo di 25-30 cm sui quali è possibile riscontrare anche decine di fori costruiti in vari anni. (vedi foto in alto)
Il picchio rosso mezzano tambureggia raramente e solo in situazioni di eccitazione o stress.
Questo, dalle caratteristiche non stereotipate è udibile solo da breve distanza ed è formato da due parti distinte a ritmo diverso.
Picchio rosso mezzano-probabile tambureggiamento- Febbraio 2013
L’emissione utilizzata a scopo territoriale è il tipico verso lamentoso udibile da gennaio a marzo, in maniera meno insistente fino a maggio, nei luoghi di nidificazione. (vedi filmato) *
Studio presentato al XVI Convegno di Ornitologia di Cervia 22-25 settembre 2011
Picchio rosso mezzano – 2011 *
Verso Lamentoso