Falco Lanario

 

Lanner falcon - Paschalis Dougalis
Falco biarmicus feldeggii – Paschalis Dougalis

Un piccolo documentario sul Lanario.

Pochi sanno che il nostro Gargano ospita uno degli uccelli rapaci più rari d’Europa: il Falco lanario (Falco biarmicus feldeggii).

Abitante delle zone aride e predesertiche, considerata specie in grande declino in Europa  con una popolazione stimata di  circa 250 coppie.

Nel territorio garganico è stata accertata la presenza di 4 coppie nidificanti, mentre l’intera popolazione viene stimata in almeno 6-7 che equivale al 10% della popolazione dell’Italia peninsulare

Falco di grandi dimensioni con una apertura alare di 110 cm nella femmina,  nidifica sulle pareti rocciose dei valloni utilizzando gli anfratti o i vecchi nidi dei corvi imperiali.

Si nutre di una grande varietà di uccelli ma anche di qualche rettile e grossi insetti.

Svolge il suo ciclo riproduttivo tra gennaio e i primi di luglio.

E’ questo un rapace piuttosto sensibile al disturbo arrecato nei pressi della parete di riproduzione.

Attività di arrampicata , frequentazione di gitanti o qualsiasi disturbo arrecato  nei pressi del nido è sicura causa di fallimento della riproduzione.

Il lanario, falco dal temperamento piuttosto riservato, vedendosi disturbato abbandonerebbe silenziosamente la cova  o i piccoli inetti fino a che il pericolo non fosse scomparso con la perdita delle uova o la morte dei pulcini.

In queste situazioni anche lo scaltro corvo imperiale, altro abitante tipico dei valloni, può approfittare per cibarsi delle uova o dei pulcini del falco.

Negli ultimi 10 anni, la grande frequentazione di persone a scopi escursionistici religiosi e persino sportivi ha gia causato l’allontanamento del Lanario da alcuni siti di riproduzione storici.

Altro problema che affligge il Lanario e altri rari rapaci è il furto dei pulcini nei nidi a scopo di falconeria.

A Marsico Nuovo, il 29.11.2014. è stato emesso questo importante documento per la conservazione del Lanario.

Il Corpo Forestale  dello stato (Cites ) ha smascherato negli ultimi tempi un traffico di rapaci protetti esteso a diverse regioni d’italia.

Per saperne di più:

Aggiornato il 22-02-14