Era un mio sogno e grazie all’amico Mariano si è avverato . Finalmente ho potuto visitare una carbonaia . Una vera, non quelle allestite nei musei per ricordare il passato!
Qualche giorno fa grazie a Mariano e alla disponibilità del suo amico Tonino ho potuto vedere dal vivo quelle che sono le prime fasi per la costruzione di una carbonaia.
Tonino, forse l’unico carbonaio sul nostro Gargano, ha imparato la fabbricazione dei carboni dal padre che svolgeva questa attività tutto l’anno nei boschi del Gargano.
Viene utilizzato, come nel passato, il legno di Cerro –Quercus cerris-, per la grande disponibilità, anche se il Leccio –Quercus ilex– produrrebbe un carbone qualitativamente migliore.
La prima fase è la costruzione di un cumulo di legname a forma di cono, come si osserva nel filmato, con un camino interno verticale che ospiterà la brace per dare inizio alla combustione.
Prima di iniziare la combustione il cono viene coperto di paglia e poi di uno strato di circa 20 centimetri di terra.
Attraverso la terra verranno praticati dei fori per permettere l’accesso, anche se limitato, di aria per la combustione e la fuoriuscita dei fumi.
Il processo della lenta combustione dura circa 2 settimane e se tutto si è svolto correttamente si ottiene un buon carbone oggi utilizzato sopratutto per il barbecue.
Negli anni sessanta , a casa mia, il carbone veniva bruciato nel braciere che, nel centro della casa, era l’unica fonte di riscaldamento e mezzo per arrostire il pane che con un po’ d’olio d’oliva era la frugale cena della mia famiglia.
Un bel tuffo nel passato!!
Scritto nel Maggio 2012