Licheni

«Preso a mano dalla mia predilezione per le esistenze in

sordina, mi volsi a forme più scartate di vita. […] Gli è

che l’albero vive d’una vita tanto più piena e armoniosa

della nostra, che dargli un nome è limitarlo; mentre gli

incospicui e negletti licheni, a salutarli a vista per nome,

pare di aiutarli a esistere. Ritengo questa la causa intima

della mia passione (estetica, non scientifica), per i licheni,

durata quarant’anni e ormai caduta» (Sbarbaro, 2001).

 

I licheni sono organismi simbionti di grande importanza ambientale.

Capaci di vivere in tutti gli ambienti, anche i più ostili come i deserti .

Si tratta di una simbiosi  tra un fungo, che fornisce sali minerali ed acqua, e un’alga (alghe azzurre o alghe verdi) che con le materie prime ricevute e attraverso la fotosintesi clorofilliana produce gli idrati di carbonio per entrambi.

Esistono tre tipi principali di licheni:

Lichene foglioso   con il tallo estremamente appiattito ma fissati al substrato per una piccola parte .

lichene-foglioso-probabile

Lichene foglioso – Poltigera sp – Foresta Umbra -Novembre 2017

Lichene crostoso con tallo completamente appiattito al substrato

lichene-crostoso Foresta Umbra Novembre 2017

Lichene crostoso –  Foresta Umbra – Novembre 2017

Licheni  fruticoso  con talli stretti

Barba-di-bosco - Laghetto Foresta Umbra Novembre 2017

Barba di bosco – Usnea sp – Laghetto Foresta Umbra – Novembre 2017

I licheni sono  estremamente sensibili alla diminuizione della qualità dell’aria e per questo sono utilizzati come bioindicatori ambientali.

Tra i vari inquinanti,  l’anidride solforosa può portare gradualmente alla morte   del lichene impedendone  la fotosintesi clorofilliana.

Ringrazio il prof. Pier Luigi Nimis, dell’università di Trieste,  e gli amici del Forum Natura Mediterraneo per l’aiuto fondamentale nelle  identificazioni dei licheni .

Un Interessante articolo sui licheni nella rivista “Mathera”

    Licheni

 

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